Presidiare il mercato statunitense: paure e dubbi degli imprenditori italiani

Tra i Paesi che ricercano la manifattura italiana, sembra che gli Stati Uniti siano tra quelli che apprezzano maggiormente l'arte del "bello e ben fatto".
Sebbene una grande quantità di piccoli imprenditori italiani sia riuscita a sfruttare il proprio potenziale per presidiare il mercato statunitense, il continente americano resta ancora un territorio da scoprire per molte delle piccole imprese che sognano di espandere il proprio business all’estero. Quali sono dunque le principali motivazioni per cui imprenditori con idee di business vincenti non si sentono ancora pronti per esportare il proprio valore oltreoceano? Continua a leggere per scoprirlo.
Mercato americano e made in Italy: una panoramica
Arredamento e design, fashion, Food&Beverage: sono questi i mercati in cui eccelle l’imprenditoria italiana.
Secondo Coldiretti, nel 2017 la richiesta di prodotti Made in Italy nel mondo è cresciuta del 7,4%, e negli Stati Uniti raggiunge il record storico per un importo complessivo per la prima volta superiore a 40 miliardi di euro.
La principale ragione dietro a questo boom sta nella ritrovata forza dell'economia statunitense: è tornata a crescere (con un tasso del 4%) e ha abbattuto la disoccupazione di oltre sei punti percentuali. La diretta conseguenza è stata un maggior investimento in acquisto di prodotti di consumo, tra cui il Made in Italy. Lusso, prodotti alimentari (in grande crescita il mercato vinicolo d’esportazione), design e macchinari sono i settori che crescono di più e che conquistano spazio e successo rispetto alla concorrenza.
Export: le cause frenanti interne all'azienda
Le preoccupazioni riguardo all’investimento nel mercato americano derivano principalmente da cause interne alle imprese italiane. Il profilo tipico di una PMI non ancora internazionalizzata è infatti quello di una piccola azienda che non conosce tutte le informazioni necessarie per presidiare un mercato così vasto ed eterogeneo come quello statunitense. L’imprenditore che vuole internazionalizzare in USA spesso è spaventato dalla disparità tra contesto locale e contesto americano, il quale fonda la sua economia proprio sull’impresa multinazionale, di grandi dimensioni. Dunque, alcune delle difficoltà più comuni sono:
- impedimenti di natura finanziaria;
- difficoltà di natura culturale e conoscitiva;
- difficoltà di individuazione del management in loco.
Gli impedimenti esterni
Oltre alle paure che riguardano l’impresa stessa, possiamo individuare anche difficoltà esogene. La paura di trovarsi soli in un territorio straniero, senza la giusta rete di contatti che possa facilitare l’entrata di una PMI negli Stati Uniti, porta gli imprenditori ad abbandonare l’idea di espandersi all’estero. Nello specifico le maggiori difficoltà provengono da:
- mancanza di fonti di finanziamento e assicurazione nel paese di arrivo;
- impedimenti di natura amministrativa e burocratica;
- impedimenti normativi.
La realtà statunitense: complessa ma ricca di possibilità
Il mercato statunitense presenta grandi elementi di differenza rispetto a quello europeo o asiatico. Ad esempio, dimostra un livello di competitività molto più alto rispetto a quello europeo. Inoltre, il sistema giuridico è profondamente diverso, così come la contrattualistica e le distanze geografiche.
Nel complesso la situazione è articolata, ma il mercato americano resta comunque un’ottima possibilità per chi vuole internazionalizzare il proprio Made in Italy. Prima di valutare l’internazionalizzazione è bene prendere in considerazione tutti questi aspetti: le imprese non internazionalizzate che vorranno distinguersi, cercando un business oltreoceano, dovranno partire con la ricerca delle giuste attività utili a supporto dell’internazionalizzazione come informazioni, consulenze, formazione e iniziative promozionali.
Entrare nel mercato americano non è impossibile. Certo, bisogna essere ben preparati, ma il requisito fondamentale per internazionalizzare è uno solo: essere organizzati. Questa capacità, unita al saper sviluppare delle relazioni e all’adattarsi a persone di culture anche molto diverse dalla nostra, ti permetterà di affrontare il mercato statunitense nel migliore dei modi.
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